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Il ciclo di vita della famiglia - La famiglia con figli piccoli

| Francesco Borgia | Blog

La nascita dei figli rappresenta una nuova fase del ciclo di vita della famiglia e la coppia dei neogenitori deve adattarsi ai nuovi compiti ristrutturandosi radicalmente

. La nascita dei figli, specie del primo, può rappresentare un vero e proprio momento critico, tutti i membri familiari infatti fanno un salto generazionale: i partner diventano genitori, i genitori dei partner diventano nonni, i fratelli dei genitori diventano zii, e così via. Ognuno è costretto a fare i conti con il nuovo ruolo e a darsi delle risposte alla domanda: “Come cambia per me la mia vita ora che sono genitore/nonno/zio?”.

Per i genitori in particolare la nascita del primo figlio rappresenta una vera e propria rivoluzione in termini di ruoli, l’impatto della nascita di un figlio infatti è trigenerazionale ma mette particolarmente in discussione l’equilibrio di coppia creato (con fatica) dai partner negli anni precedenti.

 

compiti e le difficoltà di questa fase sono:

  • Costruire l’identità della “famiglia con figli”: i partner devono ridefinire la sottocultura familiare da coppia a famiglia. A questo scopo hanno bisogno di individuare i valori e gli obiettivi non più come farebbe una coppia di adulti, ma come una famiglia con un bambino piccolo: cambiano molte priorità e i partner devono tenerne conto.

 

Difficoltà tipiche: talvolta un partner (o entrambi) fa fatica ad accettare il proprio ruolo di genitore. A volte questo avviene quando la persona ha ancora delle questioni in sospeso relativamente alla propria storia di figlio: non ha ancora chiuso i conti con i propri genitori e fa fatica ad assumersi a propria volta il ruolo di genitore. Altre volte il figlio potrebbe non essere stato cercato, in ogni caso, queste difficoltà devono poter essere affrontate e risolte per permettere alla famiglia di costruirsi una propria identità di “famiglia con figli” e continuare la propria evoluzione.

 

  • Ristrutturazione della relazione di coppia: ora che c’è un bambino appena nato anche la relazione di coppia cambia. Le cure da rivolgere al bambino sono tante e ci sono meno tempo ed energie da investire nella coppia.

 

Difficoltà tipiche: un partner, tipicamente il neo-papà, può sentirsi trascurato dall’altro partner e reagire in modo disfunzionale, ad esempio attaccando, biasimando o ritirandosi nell’isolamento.
 

  • Stabilire i confini della famiglia. I partner devono comunicare al che sono genitori, e come tali sono i responsabili principali della crescita e dell’educazione del bambino.

 

Difficoltà tipiche: Le famiglie d’origine potrebbero voler interferire con le scelte dei neogenitori rispetto al neonato. Oppure potrebbe avvenire che un partner, ancora molto dipendente dalla propria famiglia d’origine, ricerchi eccessivamente la presenza e il sostegno dei genitori, quasi a delegare loro il ruolo di genitore del bambino (mantenendo così il proprio ruolo di eterno figlio).

 

IL CICLO DI VITA DELLA FAMIGLIA

La famiglia è un organismo vivente, nasce, cresce, si evolve e muore attraversando fasi e momenti di transizione ben definiti che comportano una ridistribuzione di compiti e ruoli per ciascun membro della famiglia. Le principali fasi che la famiglia attraversa nel suo ciclo di vita sono:

  1. La formazione della coppia.
  2. La famiglia con figli piccoli.
  3. L’adolescenza dei figli.
  4. L’uscita dei figli dalla famiglia.
  5. La famiglia con genitori anziani.

Le fasi che la famiglia percorre nella propria evoluzione sono scandite da eventi e momenti di transizione, quali: l’incontro con il partner, la nascita dei figli, la pubertà dei figli, l’uscita dei figli dalla famiglia e l’ingresso dei genitori nella terza età.

Gli eventi che comportano una transizione e il passaggio da una fase all’altra possono essere normativi o non normativi. Gli eventi normativi sono quelli che la maggior parte delle persone sperimenta, quelli che “ci si aspettano” (es: il matrimonio, la nascita di un figlio, il pensionamento, la morte dei genitori); gli eventi non normativi invece sono quelli imprevedibili (es: la morte di un figlio, una malattia, una crisi economica) e sono generalmente più critici e difficili da affrontare per la famiglia.

Come detto prima, ogni momento di transizione prevede una ristrutturazione della famiglia in quanto l’evento mette in crisi le vecchie modalità di funzionamento, l’assetto familiare, le relazioni e i compiti di ciascun membro della famiglia.

Il passaggio da una fase all’altra può rivelarsi critico perché richiede ai membri della famiglia di cambiare qualcosa nel loro modo di relazionarsi, mette in discussione l’equilibrio su cui la famiglia si è basata fino a quel momento e non sempre le persone sono pronte o disponibili a mettere in atto i cambiamenti necessari.

Quando una famiglia non riesce a riorganizzarsi a seguito di un momento di transizione può succedere che la famiglia si blocchi sul vecchio assetto e inevitabilmente insorgeranno difficoltà, conflitti, rotture e, in certi casi, alcuni suoi membri sviluppano disturbi psicologici.

 

BIBLIOGRAFIA

Scabini, E., Iafrate, R. (2019). Psicologia dei legami familiari. Bologna, Italia. Il Mulino Editore.

Scabini, E., Rossi, G. (1999). Famiglia generativa o famiglia riproduttiva. Milano, Italia. Vita e Pensiero Editore.

Ugazio, V. (2018). Storie permesse e storie proibite. Polarità semantiche familiari e psicopatologie. Torino, Italia. Bollati Boringhieri Editore.

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