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Come creare un buon gruppo di lavoro

| Francesco Borgia | Blog

Quando i gruppi di lavoro sono dinamici ed efficaci risultano essere una risorsa fondamentale per le organizzazioni. Esistono numerosi modi per sviluppare l’efficienza e il potenziale delle persone che lavorano in squadra e per far crescere il gruppo.

Lavorare in gruppo offre il vantaggio di prestazioni integrali, spesso migliori rispetto al lavoro del singolo poiché i pregi di ciascun membro si amalgamano e creano qualcosa di superiore all’unità singola. In una squadra di successo le azioni di ogni partecipante sono coordinate e orientate verso la realizzazione di uno scopo condiviso. Ognuno ha un ruolo preciso ma tutti sono interdipendenti e si appoggiano a vicenda per eseguire bene il compito.

Per arrivare a questo livello di collaborazione serve fiducia, che si sviluppa solo con una buona comunicazione, con la competenza e l’impegno a cooperare.

Quando si parla di gruppi è fondamentale conoscere alcuni concetti fondamentali:

 

  • Ruolo: ciascun membro del team ha una mansione distinta all’interno del gruppo.
  • Norme: i membri del gruppo accettano certe regole comportamentali non scritte (per esempio fino a che ora lavorare), che influiscono sul comportamento individuale.
  • Coesione: fra le altre variabili, il senso di unità e fiducia rafforzano il gruppo e permettono la continuità della collaborazione.
  • Conflitti: la collaborazione o la concorrenzialità all’interno di un gruppo determineranno la sua efficacia nel superare gli scontri.
  • Modello mentale: una buona squadra ha una comprensione comune dei compiti, degli strumenti e della situazione.
  • Interdipendenza: il coinvolgimento dei membri all’interno del gruppo è determinato dal livello di accettazione individuale degli obiettivi generali e dalla disponibilità all’impegno.

 

Il modello di Tuckman

Lo psicologo Bruce Tuckman propone cinque fasi di sviluppo e crescita di un gruppo. L’avanzamento nelle fasi permette di affrontare le sfide e trovare soluzioni condivise.

  • Formazione: i membri fanno conoscenza reciproca, si trasmettono informazioni su sé stessi, apprendono il progetto e i ruoli di ciascuno, stabiliscono le regole di base per la collaborazione (es: un gruppo di uccelli che deve migrare deve lavorare insieme per sopravvivere durante il lungo viaggio).
  • Turbolenze: nei primi tempi di collaborazione i membri competono per la posizione da ricoprire nella squadra. Da opinioni divergenti possono sorgere conflitti su azioni e metodologie (es: gli uccelli decollano e stabiliscono le rispettive posizioni in volo).
  • Regole: i membri iniziano a sentirsi parte del gruppo. Si concentrano meno sugli obiettivi individuali e più sul lavoro condiviso ed efficace, creando processi e procedure (es: gli uccelli creano una formazione a V e quelli in posizione avanzata faticano di più).
  • Prestazione: il gruppo funziona ad alto livello, i membri collaborano e creano un’atmosfera aperta e fiduciosa. Si sostengono a vicenda e sono concentrati per realizzare l’obiettivo comune (es: gli uccelli cambiano regolarmente posizioni, occupando a turno quella più avanzata).
  • Aggiornamento: quando il progetto si avvicina al completamento, il gruppo valuta il lavoro svolto, festeggia i successi e analizza cosa può migliorare. I membri si salutano e procedono verso nuovi progetti (es: all’arrivo, gli uccelli si disperdono in cerca di cibo).

BIBLIOGRAFIA

Hemmings, J. (2018). Come funziona la psicologia. London, UK. Dorling Kindersley Limited.

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